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Persone un passo avanti
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Il Consiglio Direttivo CDV&M in carica insieme ai relatori

CDV&M Cuneo: da 25 anni “persone un passo avanti”

03.05.2013

‘’Scene da un matrimonio’’, sabato 20 aprile, all’Istituto Alberghiero “Giolitti – Bellisario” di Mondovì, parafrasando il celebre film di Ingmar Bergman, ma in versione ben più sorridente, per i 25 anni del Club Dirigenti Vendite & Marketing della provincia di Cuneo.

Perché, in un certo senso, di un matrimonio si tratta: quello che tiene uniti da un quarto di secolo “persone un passo avanti” che operano nel e per il tessuto economico del territorio.

La scelta di celebrare l’anniversario con un convegno - “Granda.eat – Marketing del cibo tra passione e professionalità” - è stata coerente con le finalità del Club e con il suo “modus operandi”, testimoniato dalle parole del presidente, Paolo Silvestro, in apertura dei lavori. Silvestro ha sottolineato alcuni elementi “forti” del sodalizio: la condivisione della necessità di fare rete, non solo per ragioni di opportunità professionale, ma anche in virtù di legami interpersonali, nel riconoscimento del valore del “fattore umano”. L’amicizia e la collaborazione che sono alla base del club, si sono rivelati indispensabili per affrontare i cambiamenti interni ed esterni, in una prospettiva di crescita che ha portato agli attuali oltre sessanta iscritti (fra cui due soci onorari, Pier Vittorio Gerbaudo e Salvatore Linguanti, e Antonio Airaudo, premiato per la fedeltà  ventennale), ma che è anche motore delle attività di aggiornamento continuo che il sodalizio organizza e sostiene.

Un’altra riflessione è iscritta nella scelta di festeggiare con un convegno dedicato al settore agro-alimentare, forse l’unico ancora trainante in questo momento di grave crisi economica: inviare un messaggio positivo che parte dall’identità produttiva del territorio, attraverso la valorizzazione della progettualità individuale supportata dalla capacità operativa delle aziende.
I due testimoni invitati al tavolo dei relatori, ne sono stati un brillante esempio: Teo Musso,  fondatore del birrificio Baladin e Alessandro Invernizzi, amministratore delegato delle Acque Lurisia. I loro interventi, introdotti dalla “lectio magistralis” di Giuseppe Tardivo, coordinatore della Facoltà di Economia dell’Università di Torino - sede di Cuneo e, subito dopo, dalle parole dello scrittore e giornalista Gigi Padovani, esperto di cultura gastronomica, hanno concretizzato con cifre e risultati, il quadro di riferimento generale.

Giuseppe Tardivo ha posto l’accento sull’importanza del marketing “motore propulsivo dell’impresa”, in particolare in questa fase di cambiamento epocale per l’economia che passa da un’economia industriale a un’economia del consumatore. La fondamentale parità del prodotto (e la sfida oggi è globale…) pone il consumatore al centro perché determina le scelte industriali, con un’inversione di processo, rispetto al passato. L’ultima realtà del marketing – ha spiegato il docente – è l’impresa pro-attiva che sa imporre il proprio prodotto o servizio al consumatore e, attraverso il marketing, domina il mercato. La sfida della globalizzazione è l’essere posizionato ovunque, per questo un’impresa, sensibile e pronta al continuo cambiamento richiesto dal veloce invecchiamento del prodotto/servizio, riposiziona l’ufficio marketing, ponendo in dialogo con quello finanziario, di produzione e del personale.

Anche il saluto del presidente nazionale dell’AISM – Associazione Italiana Studi Marketing, Franco Giacomazzi  che si è complimentato per la vivacità  e l’impegno del Club cuneese, ha sottolineato la necessità di un continuo aggiornamento delle competenze per utilizzare gli strumenti informatici che offrono, se gestiti adeguatamente, grandi possibilità per conoscere e affrontare il mercato globale.
Ancora una volta, è stata ribadita la filosofia vincente delle ‘’persone un passo avanti’’, in grado di mettersi in gioco, aggiornando i propri strumenti d’intervento.

Gigi Padovani, parlando del “Bel Paese a tavola”, titolo di un libro che ha pubblicato con la moglie con cui condivide l’interesse per la cultura eno-gastronomica, ha ulteriormente confermato quanto l’Italia, con le sue varietà regionali e le sue eccellenze artigiane, sia in grado di posizionarsi a livello internazionale, valorizzando le proprie autenticità – e il Piemonte ne possiede molte – per attirare consumatori in tutto il mondo, come ha ben dimostrato il progetto di Oscar Farinetti, Eataly. Progetto al quale sono collegate le aziende di Teo Musso e Alessandro Invernizzi. L’una ha fatto delle birre Baladin, un marchio riconosciuto anche negli Usa, con ulteriori grandi possibilità di ampliamento del mercato, pur mantenendo la fedeltà ad una produzione ancora di filosofia artigianale. L’altra ha trasformato l’acqua minerale, prodotto di per sé molto diffuso e “povero”, in un’eccellenza di nome “Stille” e “Bolle”, e ora si propone anche come bibita con il recupero dello storico “Chinotto” e accoglie la sfida ad incontrare altre possibilità di evoluzione, arricchendo la gamma del prodotto.

La dirigente dell’Istituto Alberghiero, Donatella Garello, da poco socia del Club, oltre a mostrare le doti di una perfetta “padrona di casa”, illustrando le attività della scuola, ha ribadito con passione e competenza, l’importanza dell’istruzione, unica garanzia per formare nuove generazioni al passo con i tempi, capaci – nel caso dell’Alberghiero – di prepararsi, anche con la pratica, ad entrare nel mondo della ristorazione.

Dalle parole ai fatti: i giovani “cuochi” hanno dato prova di grande abilità nel preparare il buffet, servito dai loro compagni “di sala”, a cui è andato anche il compito – svolto con molta serietà e precisione – si portare in tavola i piatti del “pranzo di compleanno” servito nella Sala Belvedere, alla fine del convegno.

La generosa disponibilità dei soci Galfrè, Boschis, Musso, Arione, Invernizzi e Mozzone ha dato un ultimo tocco di verità alle parole ascoltate nel convegno: come nelle pubblicità di Carosello, l’assaggio è il migliore marketing per il palato.

Vanna Pescatori