Dal 1988
Persone un passo avanti
News ed Eventi

La delegazione CDV&M insieme al dott. Della Serra

Noi THUN (e Marzadro...)... e tu?

28.06.2013

Quando metti insieme:
-    la visita a due aziende interessantissime, Thun e Marzadro, seppur di caratteristiche molto diverse tra loro;
-    un museo, il MART, tra i più significativi d’Italia nel campo dell’arte contemporanea;
-    un’organizzazione saggia, che ha saputo dosare gli impegni alternando i momenti professionali ad ampi spazi di relax utili anche per recuperare la levataccia del sabato mattina;
-    il tempo che, nonostante alcune previsioni non esaltanti, ha infine quasi per intero gratificato il week end con una buona dose di sole;
-    un gruppo di persone alle quali piace stare insieme, caratteristica non ultima tra quelle che contraddistinguono soci e simpatizzanti del CDV&M Cuneo;
il successo dell’iniziativa non può che essere garantito.

Va però aggiunto che se tutto ciò si è puntualmente verificato il merito è da dividersi tra gli amici di “Itinerari di Daniele”, agenzia di viaggi che fa capo a Claudio Daniele socio CDV&M da sempre, e l’instancabile presidente Paolo Silvestro che ha fatto da tramite tra il gruppo e tutti gli altri soggetti coinvolti nell’iniziativa, fungendo secondo necessità da guida, animatore, pianificatore e molto altro ancora.

Ma procediamo con ordine: se sabato mattina serviva una scossa dopo il risveglio antelucano e il lungo viaggio in pullman, entrare nel Panopticum della Thun è servito allo scopo; l’effetto virtuale di volare circondati a 360° da monti, valli e cielo stellato ha la funzione di far passare il visitatore dalla realtà del mondo esterno alla dimensione fantastica del mondo Thun. Dal Panopticum in poi, tutto è studiato come una efficiente macchina dell’accoglienza che comprende ovviamente punti vendita e ristoro sempre in linea con lo “stile” aziendale.

Produzione e logistica di Thun sono dislocate altrove, per cui nella sede di Bolzano, oltre alla vendita diretta e alla rappresentanza, sono concentrate la direzione, il settore commerciale e l’amministrazione.

Con il direttore commerciale dottor Luca Della Serra, cortesissimo e disponibile anfitrione per l’occasione, sono stati ripresi gli argomenti trattati nell’incontro di Cuneo della primavera 2012 per la serie “Il Gigante e la Bambina”, aggiornando la situazione dopo un anno che, in generale e anche per Thun, non è stato facile; sarà per l’atmosfera meno formale rispetto all’ufficialità della conferenza di un anno fa, o forse per il numero più ristretto di interlocutori, o ancora per il fatto di trovarsi nell’ambiente dove prodotti e strategie vengono pensati e sviluppati, il risultato è stato un proficuo scambio di opinioni sulla realtà attuale e futura di Thun, con valutazione di rischi ed opportunità connessi alle varie opzioni sul tappeto.

Si potrebbe scrivere un trattato sulle scelte di marketing strategico, sia riguardo al mercato che nella motivazione delle risorse umane, che l’Azienda ha fatto o sta pensando di fare, tali da condizionarne il futuro stesso: ciò che fa ben sperare per il successo dei passi in via di compimento è l’attenzione che viene posta nella valutazione di ogni conseguenza derivante dalle scelte possibili; Thun richiede molto ai suoi collaboratori, ma è anche in grado di dare molto in termini di arricchimento professionale di chi vi opera.

Una sontuosa e simpatica colazione ha concluso la mattinata in Thun, contribuendo a confermare nei visitatori l’impressione di trovarsi di fronte ad una realtà che pone il rapporto col potenziale cliente al primo posto nella strategia commerciale.

Dopo un pomeriggio di assoluta libertà, su consiglio di Cesare Boschis (uno che se ne intende...) ci si è ritrovati all’hotel Laurin per un aperitivo nello splendido parco nel centro di Bolzano, seguito da un’ottima cena alla Paulaner Stuben che ha concluso una lunghissima giornata.

Domenica mattina, tutti a Nogaredo in visita alla Distilleria Marzadro, azienda di punta del mercato della grappa, accolti dall’amabile, efficientissima e professionale signora Alessandra, responsabile di pubbliche relazioni ed eventi.

I produttori di grappa solitamente costruiscono notorietà ed immagine investendo sul nome dell’azienda: sotto questo aspetto Marzadro è parzialmente in controtendenza in quanto è nota al pubblico soprattutto per il suo prodotto principale, “Diciotto Lune”, scelta strategica di marketing che, come sempre, implica vantaggi ed aspetti problematici.

La tipologia di prodotto è radicalmente diversa rispetto a Thun, ma c’è la stessa attenzione all’accoglienza del visitatore che rappresenta per Marzadro, attraverso il “passa-parola”, un veicolo di comunicazione efficacissimo: ben 40mila sono le persone che ogni anno varcano le porte della distilleria.

La visita è stata molto “tecnica” sia per la natura stessa del prodotto che per la tecnologia (piuttosto originale ma sempre nel rispetto della tradizione) di trattamento delle materie prime e di distillazione che Marzadro adotta: solo la grande capacità di Alessandra di rendere comprensibili a tutti alcuni concetti piuttosto complessi relativi al procedimento produttivo, alle caratteristiche dei vari prodotti e ai sistemi di invecchiamento ha fatto sì che la visita sia stata al contempo istruttiva ma anche molto gradevole.

Un sopralluogo sull’estesissimo tetto, interamente ricoperto da uno strato di 60mila piante di licheni per favorire l’isolamento termico dei locali sottostanti e la diluizione delle acque piovane, e l’immancabile degustazione, che in tarda mattinata ha messo a dura prova la lucidità dei presenti, hanno concluso il piacevolissimo appuntamento con l’azienda trentina, indirizzando i visitatori verso il MART (Museo di Arte Moderna e Contemporanea) a Rovereto.

Va detto che, come tutti i fenomeni artistici, anche le opere esposte al MART possono trovare estimatori e denigratori e che comunque è difficile godere appieno di queste forme d’arte senza adeguata preparazione: in ogni caso, trattasi pur sempre di uno dei musei d’arte più importanti d’Italia e come tale era doveroso ed interessante farvi tappa; molto apprezzabile, peraltro, l’architettura dell’edificio che ospita il museo che pur essendo modernissima e funzionale si integra perfettamente con la panoramica settecentesca della via dove è collocato.

Infine, a metà del pomeriggio di domenica aveva inizio il lungo rientro verso il Cuneese, portando nel bagaglio magari un po’ di stanchezza ma anche sicuramente “qualcosa in più” dai punti di vista umano e culturale.

Umberto Bisio