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Alessandro Invernizzi, CEO della Lurisia Acque Minerali

“Il Gigante e la Bambina” è ripartito alla grande con Lurisia Acque Minerali

28.01.2012

Aula Magna affollatissima all’Istituto Bonelli di Cuneo per la prima serata del ciclo 2012 di incontri con le Imprese “Il Gigante e la Bambina nella tempesta della Crisi”, organizzato dal Club Dirigenti Vendita & Marketing (CDV&M) della Provincia di Cuneo, andata in scena nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 gennaio.

Il forte richiamo esercitato dalla notorietà dell’ospite, nell’occasione la Lurisia Acque Minerali rappresentata dal contitolare dr. Alessandro Invernizzi, abbinato all’originale formula che caratterizza gli incontri (presentazione dell’Azienda ospite prevalentemente incentrata sul rapporto con mercato e concorrenza e successivo spazio per un ampio dibattito) attirano, come già successo lo scorso anno, l’interesse di professionisti, imprenditori, studiosi di problematiche commerciali, docenti e studenti, facendo de “Il Gigante e la Bambina” un piacevole e proficuo appuntamento mensile di scambio di esperienze e di crescita professionale.

A conferma che il successo dell’iniziativa ha ormai travalicato i confini della Provincia Granda, molti partecipanti sono convenuti a Cuneo anche da Torino e dintorni e tra questi una folta delegazione del Gruppo Piemontese dell’AISM (Associazione Italiana Marketing) guidata dal vice presidente nazionale dr. Aldo Viapiana e dal presidente regionale dr.sa Anna Valesano: anche nel 2012 come nell’anno appena concluso AISM e CDV&M Cuneo stanno programmando iniziative congiunte di assoluto rilievo ed interesse.

Tornando a Lurisia Acque Minerali, Alessandro Invernizzi ha esordito con alcuni dati di mercato spiegando che in Italia più del 75% dei 15 miliardi di litri di acqua minerale consumati sono appannaggio di 5 grandi gruppi multinazionali (veri Giganti), mentre il rimanente va suddiviso tra ben 250 medio piccole imprese (le cosiddette Bambine), tra cui anche Lurisia.

La disponibilità alla fonte, limitata a poco più di 80 milioni di litri all’anno, ha costretto “Lurisia” ad una scelta obbligata: per aumentare il fatturato non è possibile incrementare sensibilmente le quote di mercato, è indispensabile invece lavorare sulla qualità reale e percepita, sull’immagine e sulla diversificazione dell’assortimento.

La qualità dell’acqua è sempre stata fuori discussione” ha confermato Invernizzi “tutte le acque dell’arco alpino ligure-piemontese sono di alto livello, e Lurisia è al top tra queste. Abbiamo perciò lavorato sul packaging centrando l’obiettivo di mettere sul mercato una bottiglia spettacolare, disegnata da Ettore Sottsass e dichiarata miglior bottiglia del mondo a Monaco di Baviera nel 2009 e Compasso d’Oro del design italiano nel 2011”.

La scelta orientata ai contenitori di vetro rispetto a quelli di plastica ha significato per “Lurisia” privilegiare il canale della ristorazione, degli hotel, dei bar e del catering a scapito della grande distribuzione, così come ha spinto l’azienda a proporsi di più sui mercati stranieri dove l’acqua minerale ha prezzi al consumo decisamente più alti rispetto all’Italia: il paese di maggior export sono ora gli USA, anche grazie al supporto, tradottosi recentemente anche in partecipazione societaria, dell’organizzazione di Eataly.

Contemporaneamente, l’assortimento è stato arricchito di altre bevande gassate, in primis gazzosa e chinotto, più recentemente la birra: “Nulla a che vedere con i prodotti  di largo commercio e pari denominazione” assicura Invernizzi ”tutti ingredienti naturali e attentamente selezionati, che ci hanno procurato nel 2011 la qualifica di migliori prodotti d’Italia nella loro categoria”.

Durante il successivo, interessante dibattito è emersa, oltre alla comprensibile soddisfazione per i risultati ottenuti attraverso le strategie di marketing adottate, una seppur piccola preoccupazione di Alessandro Invernizzi per il futuro: “Non vorrei che ci fossimo spinti troppo in là sulla via della qualificazione del prodotto: l’alta immagine è bella ed appagante, ma non si devono trascurare sia il momento economico che il rischio di diventare un prodotto di super-nicchia, perdendo così il contatto con la realtà di mercato”.

A fine serata e prima del rituale rinfresco il presidente del CDV&M di Cuneo, Paolo Silvestro, ha messo in rilievo l’importanza, nell’economia cuneese, di realtà di vertice come Lurisia, veicolo dell’immagine della Provincia nel mondo.

Umberto Bisio